PREGHIERA CON CUI VENNE IMPETRATA LA SALVEZZA DI GENOVA NELLA GUERRA 1940 – 45
Il 26 novembre 1944, mentre la
popolazione di Genova era disperata e scoraggiata dalla guerra, il
Padre con voce commossa e ardente lesse a nome di tutti questa
preghiera:
O cuore immacolato di Maria, per
questo giorno di festa, tutto a Voi dedicato, cercammo ciò che di più prezioso avevano le nostre mani da
offrirvi.
Però, le nostre mani ed i nostri
cuori li trovammo carichi di dolori, di lacrime e di peccati, mentre
le calamità della lotta si addensano sulla nostra amata città e
l’animo nostro si schianta alla pressione del cupo dolore.
Pensammo allora di offrirvi le simboliche chiavi di questa “regina del mare” ed i nomi delle nostre famiglie a voi consacrate, per
ottenere la sospirata incolumità nostra e di tutte le nostre cose, ma
trovandoci indegni cercammo le mani pure dei nostri fanciulli affinché loro deponessero sul vostro Altare i nostri voti e le nostre
preghiere.
Questi bimbi vi diranno le sofferenze degli altri fanciulli, degli
orfani, delle vedove, dei vecchi, degli ammalati, dei feriti, la disgrazia dei morti, lo schianto delle nostre case e delle nostre chiese
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diroccate, il martirio della nostra amata Patria ed il fremito di uno
spasimo che non ha nome.
Ed ecco i fanciulli, ritratto fedele degli Angeli, eccoli che pregando si avvicinano ai vostri piedi per consegnarvi i dolci segreti
del nostro affetto e delle nostre speranze; eccoli, o Madre; aprite
loro il vostro cuore purissimo e potente; accettate il loro omaggio;
garantite loro il vostro materno impegno ed esauditeli.
Genova, con il cuore in pianto, attende fiduciosa il vostro abbraccio ed il vostro celeste patrocinio.
Così sia