PADRE RASCHI

PADRE RASCHI,

AMAVA  RACCONTARE  LA  ” SUA CHIAMATA  DA  PARTE DI  GESU’  CHE  LO INVITAVA A SEGUIRLO”.

UN EPISODIO  TALMENTE INSOLITO, COME INSOLITA, TUTTA LA  SUA VITA SPESA PER SERVIRE IL SIGNORE IN MODO ECCELLENTE .

IL 21 GENNAIO 1921 ACCADDE UN FATTO CHE CAMBIO’ TOTALMENTE LA VITA DI RENATO.

ERA UNA DOMENICA MATTINA E COME SPESSO FACEVA, PARTI’ A PIEDI DALLA SUA ABITAZIONE DIRETTO AL  LUNGOMARE  DI QUINTO .

PROPRIO  SUL  LUNGOMARE VI ERA LA CHIESA DEI  MONACI  BENEDETTINI  DI SAN GIULIANO , ED OGNI TANTO, QUANDO  NE AVEVA VOGLIA,  VI  ENTRAVA PER ASSISTERE ALLA SANTA  MESSA.

QUELLA DOMENICA RENATO ENTRO’ IN CHIESA MA , TRISTE E DEPRESSO PER LA PROPRIA  SITUAZIONE FAMILIARE, NON PRESTO’  ALCUNA  ATTENZIONE ALLE PAROLE DELL’ABATE CHE DALL’ALTARE SI RIVOLGEVA  AI FEDELI .

ABBANDONO’ ANZI LA FUNZIONE PER SPOSTARSI  VERSO LA  NAVATA SINISTRA  DOVE ERA COLLOCATA LA  CAPPELLINA DI  SAN  BENEDETTO.

VI ENTRO’ ED INGINOCCHIATOSI  DAVANTI  AL GRANDE  CROCIFISSO  DI  LEGNO, ATTRIBUITO  ALLA SCUOLA  DEL  MARAGLIANO, PREGO’   IL SIGNORE DI AIUTARLO AD ALLEVIARE IL PESANTE DOLORE  DELLA SOLITUDINE.

IMPROVVISAMENTE  EBBE UNA VISIONE :

IL  CRISTO MORENTE, PERDUTA LA FREDDEZZA  DELL’ESPRESSIONE  DOLOROSA , ERA DIVENTATO  UOMO E SORRIDEVA  STENDENDO LE BRACCIA  VERSO DI LUI,  LO ESORTAVA A SEGUIRLO.

RENATO IMPAURITO SI MISE A GRIDARE SPAVENTANDO I FEDELI RACCOLTI IN CHIESA , MA IL SIGNORE CON  TONO PIU’ SEVERO  RIPETE’  L’INVITO: ” RENATO, VIENI E SEGUIMI “.

RIMASE IN GINOCCHIO NELLA CAPPELLINA  SENZA RENDERSENE  CONTO , PER MOLTO TEMPO.

QUANDO SI ALZO’  VIDE INTORNO A SE’ UN GRUPPO DI PERSONE CHE , UDITE LE SUE GRIDA ERANO PRONTE A SOCCORRERLO.

EGLI LE TRANQUILLIZZO’ E , DOPO AVER FATTO 10 CENTESIMI DI ELEMOSINA , SI AVVIO’ VERSO CASA CANTANDO IL ” PATER NOSTER” FELICE COME NELLA  SUA VITA NON ERA MAI STATO.